Caffè amaro: l’elisir per dimagrire
Amato ma anche troppo spesso demonizzato il caffè è ancora oggi la bevanda preferita dagli italiani e non solo: perfetto a colazione ma anche come intramezzo nella giornata berlo in quantità moderate può produrre molti effetti positivi sull’umore ma anche sul fisico. Recentemente è stata elaborata la dieta del caffè amaro, che nella sua complessità mette in primo piano la bevanda come il mezzo utile e vantaggioso per stimolare il metabolismo, il dimagrimento e allo stesso tempo facilitare lo stoccaggio dei grassi. Le proprietà del caffè sono molteplici come quella di contenere teobromina, teofilina e acido clorogenico, tutti elementi che hanno effetti stimolanti. Sembra inoltre che la caffeina abbia un’azione brucia grassi rilevante, funzione sfruttata per stimolare la perdita di peso. La combustione dei grassi favorita dal consumo del caffè è un’azione efficace soprattutto nelle persone molto giovani e allo stesso tempo non eccessivamente grasse, questo ovviamente limita l’applicazione di questa dieta a chi ha superato gli anta e deve perdere molti chili.
La dieta del caffè amaro: pro e contro
C’è da dire che gli effetti collaterali della dieta del caffè amaro non sono pochi: in primo luogo va considerata la dipendenza, la bevanda nera crea astinenza il suo mancato consumo nei tempi abitudinari può provocare alcuni disturbi. Inoltre il corpo diventa facilmente tollerabile alla caffeina e questo inficia l’effetto positivo della dieta a base di caffè. Infine va considerato il fatto che il caffè, in questo regime alimentare, va consumato rigorosamente amaro lo zucchero o simili causano effetti contrari allo scopo, procurando nella maggior parte dei casi un aumento di peso. La dieta del caffè amaro è diventata molto popolare, soprattutto grazie alla facilità di seguirla, ma non bisogna dimenticare che il caffè ha notevoli vantaggi ma anche moltissimi effetti collaterali che non possono essere sottovalutati visto che possono causare diverse gravi patologie.