Disturbi alimentari: come riconoscerli e cosa fare
Tendono a crescere le stime sui disturbi alimentari, sembra infatti che una buona parte della popolazione giovanile non abbia un buon rapporto con il cibo e questo è un problema sociale da non sottovalutare viste le tante conseguenze che una patologia legata al cibo può comportare sia a livello fisico che psichico. La Società Italiana di Medicina dell’Adolescenza ha recentemente affermato che i giovani, soprattutto quelli tra i 15 e i 19 anni, che soffrono di disturbi alimentari sono oltre 2 milioni dato su cui è necessario riflettere e agire per salvaguardare una generazione. L’educazione alimentare va impartita sin da piccoli, responsabile non solo la famiglia che dovrebbe dare le giuste indicazioni ma anche la scuola che ha il compito di sostenere e supportare una filosofia alimentare destinata a prevenire malattie come bulimia, anoressia, e anche obesità . Molti gli addetti ai lavori che si sono dedicati a spiegare meglio come affrontare questo disagio, ma soprattutto tanti i testi destinati a limitare i danni.
Disturbi alimentari: prevenirli si può!
I consigli per prevenire i più frequenti disturbi alimentari sin da piccoli sono basilari, praticabili con attenzione da chiunque. E’ importante dare il buon esempio indicando con delle scelte quotidiane la qualità ma anche la qualità del cibo, è poi importante fare attenzione agli umori a tavola e consigliare una varietà di cibo. Molto utile è coinvolgere i bambini e gli adolescenti nella preparazione dei piatti questo per dare vita ad un rapporto responsabilizzato e creativo con il cibo. Prima colazione e attività fisica costante sono due abitudini a cui non si deve rinunciare, è necessario evitare minacce e intimidazioni finalizzate a far mangiare di più o di meno e infine è opportuno mantenere sempre il dialogo evitando d’insistere sull’aspetto estetico che spesso condiziona l’autostima del ragazzo o bambino.