Ormai è risaputo, i prodotti alternativi allo zucchero aiutano a mantenere la linea e a concedersi un dolce anche si ha il diabete. Ma facciamo un po’ di chiarezza sui così detti dolcificanti.
I dolcificanti donano sapore e contengono poche calorie (in genere sono 5-10 dei dolcificanti in bustina e zero per quelli in gocce o in pillole). In aggiunta tengono a bada la glicemia e contrastano la formazione di carie.
Tutti i dolcificanti che si trovano in commercio sono stati approvati da enti come l’Autorità europea per la sicurezza alimentare. È importante in ogni caso leggere bene le etichette che riportano il nome delle sostanze utilizzate e come dosare il prodotto.
I dolcificanti sono contenuti anche in molti prodotti con la dicitura “senza zucchero aggiunto”, per questo è importante non eccedere nella dose consigliata se questi prodotti vengono consumati abitualmente.
Tra i dolcificanti naturali abbiamo la stevia e i polialcoli essi hanno un modesto potere dolcificante e il risparmio calorico è di circa il 40% rispetto allo zucchero bianco. Attenzione però alle dosi, se consumati in eccesso hanno un alto potere lassativo.
Mentre tra i dolcificanti in sintesi abbiamo l’aspartame, la saccarina, l’acesulfame e il ciclamato. Questi dolcificano da 30 fino a 500 volte in più rispetto allo zucchero e contengono zero calorie. Attenzione però a non superare la dose giornaliera raccomandata poiché possono essere pericolosi.
Per finire, vediamo qualche consiglio in cucina: non usare l’aspartame in cottura, poiché perde il suo potere dolcificante a contatto con alte temperature. Per quanto riguarda la stevia, ha un retrogusto di liquirizia, perciò in alcuni dolci può risultare piacevole, in altri può risultare sgradevole.