La dieta universale salverà il mondo
Si parla per la prima volta di dieta come una scelta non individuale ma collettiva, sembra infatti che la scelta di mangiare sano privilegiando frutta, verdura, pesce e carni bianche comporti un benessere non solo singolare ma a tutto il pianeta: la salvezza della terra dall’inquinamento sembra essere legata anche all’alimentazione mondiale. E’ quello che afferma un recente studio della Commissione Eat-Lancet pubblicato sulla rivista scientifica Lancet che ha preso in esame i dati d’organizzazioni mondiali come la Fao e l’Oms. Secondo l’analisi l’impatto ambientale è strettamente connesso con una dieta universale in grado di tutelare il pianeta: una scelta obbligata che le popolazioni dovrebbero fare per manifestare una maggiore tutela nei confronti della terra sempre più soggetta ad un inquinamento estremo conseguenza delle scelte sbagliate dei vertici degli stati. La dieta universale è improntata su quella Mediterranea, mette in evidenza l’importanza del consumo di cereali integrali, frutta e verdura ma anche di un minimo di carboidrati e zuccheri.
La dieta universale nata per salvare il pianeta
Nella dieta universale sono previsti, in dosi ridotte, anche le noci o altra frutta secca ma anche le uova e i latticini da combinare in una quotidianità che ne metta in evidenza un equilibrio salutare. Rilevante è anche la scelta e l’uso dei condimenti: eccellente l’olio extra vergine d’oliva e quello di colza da utilizzare soprattutto a crudo. Ovviamente è opportuno evitare tutti i grassi saturi in grado d’influire sulla comparsa di alcune specifiche malattie divenute sociali negli ultimi tempi. La dieta universale è un faro di cambiamento a cui ogni governo dovrebbe attenersi e favorire per crescere la propria popolazione in modo sano, puntando ad un futuro più sano finalizzato alla limitazioni di molti malesseri, oggi, troppo spesso legati all’alimentazione.