La soia. pro e contro di un alimento eccessivamente di moda
La soia tanto amata nelle diete di ultima generazione, alimento versatile in grado di sostituire latticini ma anche proteine è stata negli ultimi tempi messa sotto esame, tanto che secondo alcune correnti nutrizionali il suo consumo eccessivo farebbe anche male all’organismo. Recentemente Elena Dogliotti, biologa nutrizionista e divulgatrice di Fondazione Umberto Veronesi ha rilasciato un interessante intervista al magazine Vegolosi.it a cui ha parlato della soia, dei suoi numerosi vantaggi ma anche delle sue presunte controindicazioni. La dottoressa Dogliotti ha affermato che non esistono studi che dimostrino che la soia faccia male, ma ha ammesso che i fitoestrogeni possono influire sul funzionamento ormonale:”… Però capiamo prima di tutto che cosa sono i fitoestrogeni. Si tratta di sostanze di origine vegetale, molecole, che hanno una struttura molto simile agli estrogeni per questo possono comportarsi in modo simile a questi ormoni ma solo per quanto riguarda la loro forma. Gli ormoni per funzionare si legano ad altre molecole (recettori) che creano un complesso e questo incastro provoca una serie di reazioni molto diverse fra loro. Il fitoestrogeno si può legare nello stesso modo, ma non è detto che possa stimolare le stesse reazioni: il sito di legame viene occupato dai fitoestrogeni creando un effetto antiestrogenico ovvero un’interferenza al legame con gli estrogeni quando questi ultimi sono troppo abbondanti, mentre quando sono scarsi l’effetto sarà di tipo estrogenico. Questo loro ruolo risulta importante perché gli estrogeni, se in eccesso, possono aumentare l’incidenza e la progressione di alcuni tumori, mentre se scarsi causano alle donne i disagi dei sintomi della menopausa e le predispongono per un maggior rischio cardiovascolare e per l’osteoporosi“.
La soia non fa male se consumata in dosi equilibrate
La biologa ha poi aggiunto che nonostante non ci sia riscontro diretto tra funzionamento della tiroide e gli ormoni è consigliato consumare una dose appropriata della sostanza:”A livello mondiale la dose consigliata è quella di una porzione al giorno che significa, per esempio, una tazza di latte di soia da 250 ml o uno yogurt di soia, oppure un panetto di tofu da 100g: con un’alimentazione varia e bilanciata non ci sono rischi particolari di sovradosaggi. Per quanto riguarda invece gli integratori di Isoflavoni la dose massima consentita secondo il Ministero della Salute è di 80mg al giorno.” Infine la dottoressa Dogliotti ha confermato che non ci sono particolari indicazioni per i bambini, la soia può essere consumata liberamente tenendo conto dei principi nutrizionali idonei per i più piccoli.