Durante una dieta non bisogna rinunciare alla pasta e ormai la pasta preparata con farina integrale, di farro o al kamut rappresentano una valida alternativa alla pasta tradizionale, il valore calorico è più o meno lo stesso ma hanno caratteristiche nutritive differenti.
Pasta integrale
Rispetto alla pasta tradizionale, quella integrale ha più fibre (circa il 7% in più) di conseguenza aumenta il livello di sazietà e abbassano l’indice glicemico, mantenendo più facilmente il peso forma. Inoltre contrasta la stipsi, grazie alla lignina della crusca (è a lei che dobbiamo il sapore tipico e il colore scuro).
La pasta integrale è perfetta anche per combattere il sovrappeso dei bambini specialmente per chi mangia poche verdure e per le donne incinta che soffrono di diabete gestazionale.
Pasta al farro
All’epoca dei romani il farro era così prezioso che lo usavano come moneta di scambio. Contiene molte più fibre rispetto alla pasta tradizionale molto utile per l’intestino. Inoltre ha un alto potere saziante e un indice glicemico modesto.
Pasta al kamut
Il nome kamut vuol dire “anima della terra” e ha origini antiche, veniva addirittura consumato dagli antichi egizi che lo consideravano un alimento molto completo.
Rispetto agli altri cereali contiene più proteine cosa che lo rende molto nutriente e saziante. Contiene inoltre un alto livello di vitamina E (il 30% in più rispetto agli altri cereali) ed è un potente antiossidante grazie alla presenza di selenio.