Prodotti free from: pro e contro di un consumo non troppo sano
Solo una moda o i prodotti free from ossia quelli senza glutine o altri ingredienti fanno veramente bene? La domanda è legittima soprattutto da parte di chi generalmente tende ad acquistare questi alimenti nella convinzione di apportare un benessere al proprio fisico o peggio ancora è certo che apportano un limite di calorie al quanto ridotto rispetto a quelli integri di sostanze demonizzate da gli esperti dell’alimentazione controllate. I prodotto free from facilmente reperibili nei supermercati hanno una loro collocazione precisa e se per certi versi sono vantaggiosi in altri casi possono apportare qualche carenza nutrizionale. Secondo un recente studio dell’Osservatorio Immagino di GS1 Italy Nielsen i prodotti “senza” presenti negli scaffali sono circa 6.711 alimenti destinati ad un consumatore che ha qualche intolleranza o disturbi come il diabete o colesterolo alto, pensati e nati per una nicchia di consumatori ben precisa e diventati in breve patrimonio comune.
Prodotti free from: si e no degli alimenti “senza”
La dottoressa Laura Ferrero, medico chirurgo specialista in Scienze dell’alimentazione ha recentemente spiegato in un interessante intervista a Vanity Fair quanto l’aumento del consumo dei prodotti free from denoti da parte dei consumatori un particolare attenzione nello scegliere cosa mangiare, ma sostiene anche che i prodotti carenti in un alimento abbondano di un altro ingrediente e questo può provocare danni alla salute:”La tendenza di scegliere cibi “senza”, dunque, denota sicuramente una maggiore attenzione a ciò che si mangia e la scelta di un’alimentazione più semplice. Non in tutti i casi, però- precisa l’esperta- è la soluzione migliore. Talvolta i prodotti senza un determinato ingrediente nascondono maggiori quantità di un altro. Ecco perché i prodotti “senza” vanno consumati con buon senso e un occhio di riguardo per la propria salute, leggendo bene le etichette.” L’uso di questi prodotti dovrebbe essere ponderato e equilibrato, optare per un atteggiamento d’attenzione e non superficiale a tutela della propria salute è la scelta più ovvia.