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Carenza vitamina d : rischi ed alimentazione corretta

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Quando si ha una carenza vitamina d, che cosa bisogna fare e soprattutto qual è l’alimentazione corretta? La vitamina D è fondamentale per il benessere del corpo, visto che favorisce l’assorbimento del calcio nelle ossa, offrendo il massimo sostegno all’apparato scheletrico.
Secondo alcune analisi effettuate negli ultimi mesi, si è scoperto che la vitamina D permette di avere la massima protezione da cancro, ipertensione e osteoporosi.

Quali sono i rischi di carenza vitamina d?

Le persone che soffrono di carenza vitamina D sono portate allo sviluppo di due malattie ben precise, osteomalacia e il rachitismo. Questo disturbo nei bambini può essere causato dalla presenza di alcune deformazioni scheletriche irrecuperabili, visto che dipende da una dieta non adeguata ai bisogni del bambino.
Mentre l’osteomalacia è la carenza di vitamina D cronica negli adulti, questa condizione porta a perdere il contenuto minerale delle ossa con una conseguente fragilità. Inoltre bisogna considerare che la carenza di vitamina D è un fattore a rischio per lo sviluppo della psoriasi e di dolori intercostali.

Vitamina D : gli alimenti più ricchi

In quali alimenti si trova una maggiore concentrazione di vitamina D? Per chi non lo sapesse, desideriamo ricordare che la vitamina D viene sintetizzata dall’organismo grazie alla luce del sole, gli alimenti consigliabili a chi soffre di carenza vitamina d son o il pesce (sgombri, sardine, aringhe, trote, tonno, olio fegato di merluzzo, uova e formaggi grassi).
Chi soffre di carenza vitamina dovrebbe consumare tutti gli alimenti di origine animale, il fegato ne include una quantità piuttosto elevata e anche i derivati del latte ne contengono dosi buone e accettabili.
Gli alimenti che contengono una buona quantità di vitamina d:

– Aringa semplice, affumicata, marina e salata
– Acciughe
– Anguilla di fiume
– Tonno naturale o sottolio
– Caviale
– Latterini
– Uova di gallina
– Cernia
– Pesce spada
– Funghi porcini
– Carpa
– Luccio
– Sgombro
– Tinca
– Trota
– Fegato
– Salmone
– Carne di vitello magra
– Latte di soia e riso

Gli esperti del settore consigliano a chi soffre di carenza vitamina d una dieta di tipo mediterraneo, bilanciate e con un adeguato apporto di questi ingredienti. Se l’alimentazione da sola non dovesse bastare è necessario utilizzare anche degli integratori specifici.
Questo però deve essere un consiglio effettuato dal medico di base, le dosi eccessive e fuori dai parametri del fabbisogno giornaliero potrebbero creare problemi a fegato e reni.

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