Un italiano su due è a dieta o lo è stato almeno una volta nella vita. È questo uno dei dati che emerge da una recente ricerca condotta dall’Osservatorio Nestlè secondo la quale un terzo di quelli che ricorrono ad un regime alimentare ipocalorico non sono seguiti da specialisti del settore ma si improvvisano in diete fai-da-te spesso deleterie e pericolose per la salute.
A rendere difficoltosa la perdita di peso, inoltre, non sono semplicemente le cattivi abitudini alimentari e lo stile di vita poco improntato al movimento ma anche il metabolismo lento del quale soffre quasi il 70% della popolazione, nella maggior parte dei casi senza esserne minimamente a conoscenza.
Il metabolismo lento altro non è che una conversione dei nutrienti ingeriti in energia, non corrispondente però alle reali aspettative date dal rapporto tra calorie assimilate e calorie bruciate. In buona sostanza chi soffre di metabolismo lento è solito mangiare molto meno di quanto necessita ma non riesce a notare risultati soddisfacenti in termini di perdita di adipe e peso.
Il metabolismo lento è un disturbo complesso e multifattoriale: tra le cause più comuni della sua insorgenza troviamo disfunzioni ormonali, età e sesso, livelli di stress e l’eventualità di aver seguito in passato diete troppo restrittive e veloci, proprio come quelle fai-da-te sopra menzionate.
In questo ultimo caso, infatti, l’organismo, privato dei nutrienti fondamentali per il suo corretto funzionamento, entra in una sorta di “situazione di allarme” nella quale ogni cibo ingerito, soprattutto se contenente grassi saturi, viene utilizzato come deposito in caso di nuovi momenti di digiuno. Così facendo la massa grassa paradossalmente aumenta più velocemente rispetto a quella di un soggetto che consuma un numero di gran lunga superiore di calorie all’interno della giornata.
Trattandosi di un fenomeno complesso, l’approccio per risolvere la situazione deve essere delicato, costante nel tempo e personalizzato in base a diversi parametri variabili da persona a persona. Il metabolismo lento è un disturbo che può essere risolto ma solo prestando attenzione ad alcuni aspetti fondamentali tra i quali:
- integrare un po’ di moto nella propria routine giornaliera. È possibile iniziare con mezz’ora di cammino 3 volte a settimana per aumentare gradualmente in base alle condizioni fisiche di ciascuno;
- bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno: l’idratazione costante contrasta l’accumulo di cellule di grasso e libera l’organismo da tossine e scorie accumulate nel tempo;
- ridurre lo stress: è scientificamente dimostrato che le persone stressate producono maggiori quantità di cortisolo, un ormone in grado di rallentare notevolmente il metabolismo e conseguentemente la perdita di peso.
A queste raccomandazioni è però importante associare il consulto con specialisti del settore, gli unici in grado di fornire risposte adeguate e trattamenti che offrano risultati visibili e duraturi. A tal proposito il sito n.1 in Italia per il trattamento dei disturbi del metabolismo, raggiungibile all’indirizzo www.trattamentimetabolismo.com, è in grado di aiutare coloro che hanno bisogno di ricevere una consulenza personalizzata per raggiungere specifici obiettivi di peso e di salute. La filosofia di trattamentimetabolismo.com è quella di correggere il disturbo con un approccio naturale ed altamente personalizzato, l’unico possibile per raggiungere l’obiettivo e soprattutto mantenerlo nel tempo.
E allora cosa aspettate a prenotare la visita preliminare gratuita per un Programma di Trattamenti Personalizzato sul sito :
http://l12.eu/trattamentimetabolismo-1576-au/FCZ1XK9L60NBS83I9F4R